Assemblea Cei: mons. Riabukha (Donetsk) a Roma per portare la voce del popolo ucraino, “grande gratitudine”. “Senza il vostro aiuto non avremmo resistito”

“Una grande gratitudine per la Chiesa e il popolo italiani che si sono resi vicini, fraterni e accoglienti nei confronti della nostra gente”. Con questo stato d’animo mons. Maksym Riabukha, vescovo ausiliare dell’esarcato di Donetsk, si appresta a partecipare a Roma all’Assemblea generale dei vescovi italiani come delegato della Chiesa greco-cattolica ucraina (Ugcc) e di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk. “C’erano tante persone che al primo impatto dell’invasione dei russi sul nostro territorio, avevano raggiunto i confini e non sapevano cosa fare e dove andare per cercare un rifugio”, ricorda mons. Riabukha. “L’Italia si è aperta subito. Abbiamo sentito accoglienza, vicinanza fraternità. Abbiamo visto da una parte la paralisi istantanea della vita ordinaria del nostro popolo e dall’altro gli aiuti umanitari che arrivavano a tutti, attraverso tutti i canali. Aiuti senza i quali non avremmo resistito. Non ci siamo mai sentiti soli. Questi aiuti sono stati per noi un grande segno di speranza, di vita, di fraternità che ci ha dato e ci sta dando la forza di andare avanti, di camminare, di non avere paura”. Ai vescovi italiani, il vescovo ausiliare di Donetsk, chiederà di “non smettere di esserci vicini. Non perdere il coraggio ma guardare insieme avanti. Credere alla vita come il mondo cristiano ha sempre saputo fare, anche nei momenti di grandi tribolazioni e grandi prove.

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