“Le nostre politiche nei confronti della Cina devono cambiare perché la Cina sta cambiando. Il disaccoppiamento dalla Cina non è né praticabile né nel nostro interesse. Leader sono uniti dietro l’idea di ridurre i rischi, ma non disaccoppiarsi”. Lo ha scritto su Twitter la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, riprendendo il suo intervento alla riunione del G7 a Hiroshima. Von der Leyen ha evidenziato cinque filoni di lavoro: “Rendere le nostre economie più forti, più competitive e più resilienti; riequilibrare le nostre relazioni commerciali con la Cina; proteggere i nostri interessi di sicurezza nazionale; rimanere uniti come partner nelle principali sfide estere e di sicurezza; offrire nuove partnership come il Global Gateway con i partenariati globali per le infrastrutture e gli investimenti”. Nel suo intervento la presidente ha ribadito: “La Cina è diventata più repressiva in patria e più assertiva all’estero, in particolare nel suo vicinato. E ha stretto un’amicizia illimitata con la Russia alla vigilia della brutale invasione dell’Ucraina. Allo stesso tempo, staccarsi dalla Cina non è fattibile né nel nostro interesse. Dobbiamo mantenere aperte le linee di comunicazione e collaborare con la Cina in settori come il cambiamento climatico, la preparazione alle pandemie, la stabilità finanziaria o la proliferazione nucleare. Dobbiamo ridurre le nostre vulnerabilità nelle relazioni economiche (de-risking economico)”. Infine, “dobbiamo intensificare il lavoro con altri per creare un’alternativa alla Via della Seta, ovvero il nostro partenariato per le infrastrutture e gli investimenti globali”, ha detto.