Il fortissimo terremoto e le successive scosse che hanno colpito l’area sudorientale della Turchia e l’area nordoccidentale della Siria, dal 6 febbraio in avanti, hanno provocato danni diffusi ed esacerbato una crisi umanitaria già drammatica per via dei 12 anni di ostilità. Per fornire supporto ai minori e caregiver vulnerabili del distretto di Harim, Aibi-Amici dei Bambini ha dato il via al nuovo progetto “Intervento integrato in ambiti protezione e Fsl rivolto a minori orfani e caregiver nel distretto di Harim”, finanziato dall’Aics (Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo) – sede di Beirut. L’intervento, iniziato il 28 aprile e della durata di 4 mesi, spiega una nota diffusa oggi da Aibi, “intende supportare minori e caregiver vulnerabili dei tre sotto-distretti di Harim, Salqin e Dana, che si trovano all’interno del Governatorato di Idlib (nel nord-ovest della Siria)”, dove Aibi è impegnata da anni con diversi progetti di cooperazione internazionale. Nello specifico, “l’intervento contribuirà a garantire aiuto umanitario e sostegno psicosociale a minori orfani, fuori famiglia e caregiver in condizioni di estrema vulnerabilità, tramite un’azione integrata di Fsl (food security and livelihoods) e protezione, per una presa in carico globale di minori e famiglie”.
I risultati che il progetto intende raggiungere sono “il rafforzamento della sicurezza alimentare per 750 minori orfani o fuori famiglia, ospitati in 7 istituti, e 350 caregiver, da un lato, e migliorare il benessere psicosociale per 1200 minori vulnerabili e 150 caregiver, dall’altro”. Le attività previste includono “l’erogazione di voucher ai 7 centri coinvolti per coprire la fornitura di beni alimentari e di prima necessità (kit igienico-sanitari, vestiario, combustibile); l’erogazione di Mpca (multi-purpose cash assistance) a 250 caregiver in stato di estrema vulnerabilità per far fronte ai propri bisogni; l’implementazione di un programma di Cash for Work (Cfw) per 100 caregiver per la riabilitazione leggera di infrastrutture danneggiate”.
Riguardo alla componente di protezione, “si implementeranno attività di supporto psicosociale e didattico-ricreative rivolte a 750 minori dei 7 centri, a 450 minori fuori dai centri e a 150 donne”. “Per i minori accolti nei centri, verranno allestite delle ludoteche; mentre, per bambini e madri che vivono nei tre sotto-distretti interessati, verrà affittato e allestito un Ludobus: una ludoteca itinerante equipaggiata per svolgere attività di animazione e Pss con i bambini e offrire un servizio di ascolto e sostegno psicologico alle madri”, precisa l’Aibi. Infine, “verranno organizzati incontri di sensibilizzazione nei centri rivolti ai 250 caregiver, durante i quali si tratteranno tematiche relative alla tutela dei minori e della violenza di genere”.