“Preoccupazione e dolore” per il “deterioramento della posizione della Chiesa ortodossa ucraina nello stato ucraino” che “è attualmente soggetta a fortissime repressioni e restrizioni alle sue attività”. E’ quanto ha espresso il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill ieri alla delegazione del Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc) che ha ricevuto presso la Residenza patriarcale nel Monastero Danilov a Mosca, secondo quanto riporta un comunicato pubblicato sul sito del Patriarcato di Mosca. Kirill ha parlato delle “centinaia di chiese ortodosse” (legate al Patriarcato di Mosca) che “sono state sequestrate con la forza” e di “sacerdoti e laici, uomini e donne”, che “subiscono violenze fisiche”. Ha ricordato anche che la Chiesa ortodossa russa ha ripetutamente fatto appello alla comunità internazionale, ai primati delle Chiese ortodosse locali, alla Chiesa cattolica romana, alle antiche Chiese orientali. “Vorrei ringraziare sinceramente il Consiglio ecumenico delle Chiese per la dichiarazione sulla situazione intorno alla Kiev-Pechersk Lavra”, ha quindi aggiunto, “i cui monaci sono perseguitati per il loro desiderio di rimanere semplicemente fedeli alla propria Chiesa. Tutto questo viene realizzato con la partecipazione, e talvolta su iniziativa delle autorità ucraine”. “La situazione peggiora ogni giorno”, ha sottolineato il Patriarca. “Sfortunatamente, la comunità internazionale tace e oggi la Verkhovna Rada dell’Ucraina sta discutendo una legge per vietare la Chiesa ortodossa ucraina. Questo silenzio della comunità internazionale pone la domanda: perché?”. “Sono profondamente convinto – ha quindi sottolineato il Patriarca russo – che, come persone religiose, siamo chiamati a contribuire al rafforzamento della pace, e non a schierarci dalla parte del confronto politico. Ciascuna delle nostre parole può essere utilizzata in questa guerra dell’informazione e avere, tra l’altro, conseguenze molto negative”.
Guidata dal segretario generale, rev. Jerry Pillay, la delegazione del Wcc, era composta da Peter Prove, direttore della Commissione delle Chiese per gli affari internazionali del Wcc; Vasile-Octavian Mihoc, dirigente del programma Wcc per le relazioni ecumeniche; padre Mikhail Gundiaev, rappresentante della Chiesa ortodossa russa presso il Wcc. Prima di recarsi a Mosca, la delegazione ha visitato l’Ucraina dal 10 al 13 maggio, intraprendendo anche qui un’intensa serie di consultazioni a Kiev con leader ecclesiastici, funzionari del governo ucraino e altri.