13 ragazzi ospiti della comunità terapeutica di Albareto, vicino a Faenza, struttura della Comunità Papa Giovanni XXIII, sono riusciti questa notte a mettersi in salvo grazie all’intervento di due elicotteri che li ha presi a due a due, da una finestra del secondo piano. “La situazione – racconta al Sir Luca Luccitelli della Papa Giovanni XXIII – era grave. I ragazzi si erano tutti rifugiati ai piani alti in attesa di essere evacuati. L’acqua era arrivata a due metri, due metri e mezzo di altezza. Aveva completamente sommerso il piano terra e i pulmini. Era una situazione estremamente pericolosa. Non potevano muoversi. Li hanno presi stanotte con l’elicottero dalle finestre e attualmente sono ospiti presso il palazzetto dello sport di Faenza”.
La Comunità Papa Giovanni XXIII che sul territorio colpito dall’alluvione e dalle esondazioni dei fiumi, ha per ragioni storiche moltissime delle sue case di accoglienza, spera nella fine della pioggia per cominciare la conta dei danni. Ma ci sono situazioni critiche in più punti. A Faenza, per esempio, nella casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII vivevano 8 persone di cui 3 disabili gravi adulti. Anche qui, il piano terra è stato completamente allagato. La casa è stata evacuata nel corso della giornata ieri grazie all’intervento dei vigili del fuoco che sono arrivati sul posto con i mezzi anfibi per mettere al sicuro i disabili e attualmente sono tutti ospiti presso un’altra casa che li ha accolti.
“Tutto il territorio romagnolo è senza luce, senza acqua, senza gas”, racconta Luccitelli. “Le situazioni più gravi si registrano a Faenza, Forlì e Cesena ma tutte le nostre case hanno subito danni importanti. Chi non ha acqua in casa, ha acqua intorno, con vie di accesso impraticabili”. Le due case per profughi nell’Appennino che ospitano una quindicina di ragazzi, sono completamente isolate a causa delle frane. “Non li abbiamo sentiti per tutta la giornata di ieri per l’interruzione dell’energia elettrica e rete telofonica. Stamattina uno dei volontari è riuscito a mettersi in contatto e ci ha detto che stanno bene”. Le situazioni sono tantissime. Il Villaggio della gioia a Forlì ha l’acqua che è a pochi metri dalle case. La Capanna di Betlemme di Forlì, casa di accoglienza per senza fissa dimora, ha tutta l’acqua intorno. Una casa famiglia di Rimini ha visto tutto il piano terra allagarsi ed è stata evacuata e accolta in un’altra struttura della Papa Giovanni, la Colonia Stella Maris. “Siamo ancora in una fase emergenziale anche perché e previsioni danno pioggia per un’altra settimana”, dicono oggi alla Comunità. “La pioggia non aiuterà e finchè non smette non riusciremo a capire l’entità dei danni”. Ma la situazione è drammatica. “Dove sta venendo via l’acqua, rimane comunque un mezzo metro di fango. Tutte le nostre case e strutture sono state colpite. Molte sono irraggiungibili, senza luce. I pulmini completamente sommersi nell’acqua, sono da buttare via. I piani terra necessiteranno di un ripristino. Ci uniamo anche noi al dramma di una intera Regione”.