“Sono previsti dal Pnrr 2,2 miliardi di euro per le Comunità energetiche rinnovabili (Cer), grazie alle quali si stima che potranno essere prodotti circa 2.500 GWh annui, capaci di ridurre le emissioni di gas serra di 1,5 milioni di tonnellate. Questa è un’occasione da non perdere soprattutto per i piccoli Comuni”. Lo ha dichiarato da Pierciro Galeone, direttore dell’Istituto per la finanza e l’economia locale (Ifel), nell’intervento al Forum nazionale dell’Energia e della sostenibilità, in corso a Padova, nel quale ha illustrato le prossime azioni che la Fondazione dell’Anci sta mettendo in campo per sostenere e promuovere lo sviluppo delle aree interne e dei piccoli Comuni.
“La Fondazione Ifel sta sviluppando un’attività di studio e riflessione – ha spiegato Galeone – che confluirà presto nell’organizzazione di un laboratorio di lavoro collaborativo, in cui verranno discusse le principali problematiche delle Comunità energetiche. Coglieremo inoltre l’occasione della celebrazione della Giornata mondiale dell’ambiente, che cade ogni anno il 5 giugno – ha proseguito – per presentare l’iniziativa ed avviare il confronto pubblico con esperti indipendenti e i rappresentanti degli organismi istituzionali interessati al tema”.
“I Comuni – ha sottolineato Galeone – svolgono un ruolo centrale in questa vicenda, perché sono in grado di promuovere un partenariato misto tenendosi lontano dallo scopo di lucro in favore del beneficio pubblico e dell’investimento territoriale che potranno generare. Il Pnrr punta su Comuni di piccole dimensioni e per questo Ifel darà avvio ad una attività di supporto che prevede momenti di approfondimento tecnico”.
Il direttore della Fondazione dell’Anci ha illustrato i prossimi passi a supporto dei Comuni: “Saranno avviati percorsi formativi sulle Cer – ha concluso – per affrontare le questioni tecniche più rilevanti: la fase di start-up, la progettazione, il dimensionamento, il finanziamento e la forma giuridica che le stesse Comunità debbono adottare. Lo scopo è quello di individuare soluzioni che possano essere generalizzabili ed estendibili a contesti simili per mettere a valore comune le esperienze”.