Papa Francesco, tramite il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha inviato un messaggio a mons. Miguel Cabrejos, arcivescovo di Trujillo e presidente del Consiglio episcopale latinoamericano e dei Caraibi (Celam), in occasione della 39ª Assemblea generale ordinaria del Celam che è iniziata ieri a Porto Rico e si concluderà il 19 maggio. Come si legge nel testo, “il Santo Padre è grato per il messaggio che i vescovi membri della presidenza della Celam hanno inviato in occasione della 39ª Assemblea ordinaria”. Per intercessione della Beata Vergine Maria, “Sua Santità chiede al Signore che questa assemblea porti frutti abbondanti per la Chiesa che è in cammino in America Latina e nei Caraibi, affinché sia sempre pronta a servire, specialmente i poveri e gli emarginati, discernendo le ispirazioni dello Spirito Santo, in sinodalità con tutto il popolo santo di Dio”.
Nell’intervento di apertura della prima sessione dell’assemblea, il presidente uscente, mons. Cabrejos, ha ricordato, facendo riferimento al cammino vissuto dal Celam negli ultimi quattro anni, che “il popolo di Dio, in quanto esprime la totalità dei fedeli nelle loro relazioni e dinamiche comunicative permanenti, è l’unico soggetto attivo e fondamentale di tutta l’azione e la missione della Chiesa”, per cui “aver riscoperto il popolo di Dio come insieme, come totalità, ci porta di conseguenza alla corresponsabilità di ciascuno dei suoi membri”. Ha anche ricordato che “la riscoperta del Popolo di Dio come soggetto attivo nella vita e nella missione della Chiesa, proposta dal Vaticano II, si accompagna alla riscoperta, attraverso il Concilio stesso, della dimensione pneumatologica (dello Spirito) della Chiesa”. Il presidente del Celam ha sottolineato che l’attuale fase ecclesiale “richiede la generazione di un nuovo modo di procedere ecclesiale che abbia sempre il suo punto di partenza e anche il suo punto di arrivo nel Popolo di Dio”, perché “siamo una cosa sola, lavoriamo insieme e siamo in missione permanente, inviati da Cristo”, e “purché si collochi sullo sfondo della comunione, della partecipazione e della missione”.
Così, la comunione, l’ecclesialità e la sinodalità in America Latina e nei Caraibi offrono “l’opportunità di arricchire la propria identità di Chiesa, di contestualizzare la sinodalità all’interno della Chiesa e di rendere la sinodalità una realtà veramente autentica nella vita della Chiesa”.