“Il momento è difficile. Stanotte il fiume Rigossa è esondato. Il terreno è intriso di pioggia dei giorni scorsi e non ce la fa a drenare, l’acqua e fango così scorrono via portandosi dietro tutto ciò che trova. I locali della parrocchia sono stati invasi dal fiume; la sede scout, stiamo lavorando per ripristinarne l’uso. Vedo tantissima solidarietà”. A parlare è don Filippo Cappelli, parroco della parrocchia di S. Maria di Cleofa, a Budrio di Longiano (diocesi di Cesena-Sarsina), una delle zone più colpite dalle inondazioni che in questi giorni stanno devastando l’Emilia-Romagna.
“Ho subito mandato un messaggio ai fedeli per chiedere aiuto e sono venuti in tanti, con pompe, pale, e attrezzi vari, per ripulire la nostra casa – racconta al Sir il parroco –. Cominciamo a rivedere gli arredi adesso, più avanti faremo la conta dei danni. Vedere tutta la comunità in azione è stato consolante, e lo è stato ancora di più vedere persone che non frequentano abitualmente la nostra chiesa darsi da fare per aiutarci. Ho visto famiglie, giovani, anziani portare aiuto sin dalle prime ore del mattino. Abbiamo attivato la nostra Caritas per venire incontro ai bisogni di prima necessità di alcuni ma la bella notizia è che nella nostra zona non abbiamo sfollati. Siamo pronti a dare aiuto. Abbiamo molti amici a Cesena che hanno perso tutto. Noi qui possiamo dirci fortunati”.
La speranza di don Filippo è scritta sul suo profilo Facebook: “L’acqua che ha invaso i locali si asciugherà. Il fango che copre muri e pavimenti sarà solo un ricordo. I danni subiti saranno sistemati. Le fatiche ripagate. Le sconsolate tristezze abbracciate. Ma la grande ricchezza di una parrocchia, quella che nessuno potrà mai togliere, è tutta nelle decine e decine di persone che, in un giorno terribile come questo, hanno trovato il tempo di aiutare la loro parrocchia, telefonare per aiuti e comprensioni, portare biscotti e paste, attrezzature varie… grazie di vero cuore ad ognuno di voi. E grazie a Dio per voi”.