Nel 2022, 24 milioni di persone lavoravano con un contratto temporaneo nell’Ue, pari al 12% del totale degli occupati di età compresa tra 15 e 64 anni. Un quarto di questi, 6 milioni aveva un’età compresa tra i 15 e i 29 anni e non seguiva più un’istruzione formale (23% del totale degli occupati tra i 15 e i 29 anni che non partecipano a un’istruzione formale). Lo comunica Eurostat in una nota. La quota più elevata di giovani, tra i 15 e i 29 anni, che non partecipano all’istruzione formale, con contratti temporanei è stata registrata in Portogallo (40%), seguono Spagna (39%) e Italia (38%). Mentre, le percentuali più basse sono state registrate in Lituania e Lettonia (entrambe al 3%), Romania (4%) ed Estonia (5%). I tassi di lavoratori interinali tra uomini e donne occupati di età compresa tra 25 e 64 anni variano in base al livello di istruzione e alla presenza di figli. In questa categoria, la quota più elevata di lavoratori temporanei è stata riscontrata tra le donne con un basso livello di istruzione ei bambini (18%). Al secondo posto si trovano invece le categorie di uomini e donne con un basso livello di istruzione e senza figli e donne con un alto livello di istruzione e senza figli (tutti 13%). Le percentuali più basse sono state registrate, invece, tra gli uomini con un alto livello di istruzione e figli (4%) e gli uomini con un livello medio di istruzione e figli (6%).