L’associazione Diakonia durante l’assemblea dei soci ha nominato il nuovo Consiglio direttivo per il triennio 2023-2026, costituito da Maria Cecilia Pegoraro, nuova presidente, dai confermati consiglieri Sante Marcante, vicepresidente, e Carlo Crosara, e dai nuovi consiglieri Serena Capotosti e Mirto Angonese.
L’assemblea ha nominato anche i componenti effettivi del Collegio dei Revisori, che sono Massimo Simoni, Chiara Tomasi e Susi Maria Rancan, e i componenti supplenti, nelle persone di Francesco Vencato e Giancarlo Zamperetti.
Maria Cecilia Pegoraro, consulente del lavoro in pensione e mediatrice presso la Camera di Commercio di Vicenza, è dunque la nuova presidente dell’Associazione Diakonia onlus, l’ente gestore dei servizi-segno di Caritas diocesana vicentina. Pegoraro, per il ruolo che le è stato affidato, può contare su un doppio background: “Ci sono i miei trascorsi professionali legati agli studi in legge e alle consulenze nella gestione aziendale – spiega –, ma anche e soprattutto il fatto che da 20 anni sono volontaria in Caritas diocesana vicentina, conoscendo vari servizi-segno. Sono stata, infatti, responsabile dell’accoglienza del ricovero notturno di Casa San Martino, ma anche volontaria nel servizio ‘Donna e famiglia’, nel social housing, allo sportello di consulenza legale, in segreteria. Sono inoltre impegnata nella formazione dei nuovi volontari. Posso quindi dire di conoscere bene il funzionamento dei vari servizi-segno, nonché moltissimi volontari e quasi tutti gli operatori di Diakonia”.
“L’esperienza vissuta in Caritas, unitamente alle competenze professionali di tutti i consiglieri – afferma il direttore di Caritas diocesana vicentina, don Enrico Pajarin –, sono ottime basi per proseguire nella finalità propria di Associazione Diakonia di porsi a servizio di Caritas diocesana e delle comunità cristiane e dei volontari per promuovere, sostenere e diffondere le molteplici esperienze di condivisione e vicinanza con le persone in difficoltà che ogni giorno incontriamo”.
“Le sfide che ci attendono sono molteplici – sottolinea Pegoraro –: dall’abbassamento della soglia della povertà al disagio giovanile, dalle difficoltà lavorative all’emergenza abitativa. Come associazione, dovremo impegnarci nel consolidamento dell’organizzazione interna, nello sviluppo di progetti che rispondano ai nuovi bisogni, nella vicinanza alle persone in difficoltà. Caritas è soprattutto testimonianza e noi abbiamo il compito di metterla in pratica”.