“Cari colleghi, non dobbiamo mai dimenticare che il primo vertice del Consiglio d’Europa si è tenuto 30 anni fa, dopo la caduta della cortina di ferro. Quando tutta l’Europa si è unita attorno ai principi fondanti di questo Consiglio, tutta l’Europa ha convenuto che lavorare insieme per promuovere i valori democratici è il modo migliore per promuovere la pace in Europa. Perché – ed è giusto così – la guerra è impensabile in una comunità di democrazie affini”. Lo ha affermato Ursula von der Leyen, rivolgendosi ai rappresentanti dei 46 Stati membri del Consiglio d’Europa presenti al vertice nella capitale islandese. “Oggi ci riuniamo sullo sfondo della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. La Russia si rifiuta di riconoscere il diritto democratico degli ucraini di essere padroni del proprio futuro. La guerra della Russia è un attacco contro tutto ciò che rappresentiamo in questo Consiglio d’Europa. È un attacco contro i suoi principi fondanti. Tanto più importante è unire le forze per proteggere, nutrire e promuovere la democrazia. Siamo tutti al fianco dell’Ucraina”. “La promozione della democrazia ovviamente inizia a casa. La democrazia non è mai scontata: è un costante lavoro in corso. E il rischio di un regresso democratico è reale. Questo è il motivo per cui nell’Unione europea stiamo monitorando lo stato dello Stato di diritto in tutti gli Stati membri, ogni singolo anno. Abbiamo anche presentato nuove iniziative per l’uguaglianza di tutti i cittadini, nuove regole per combattere la corruzione e, per la prima volta, un Media Freedom Act”. “La cooperazione con il Consiglio d’Europa svolge un ruolo importante in questo lavoro per la democrazia. Oggi desidero confermare l’intenzione dell’Unione europea di aderire quanto prima alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.