Prendendo la parola durante la sessione di apertura del 4° Vertice dei capi di Stato e di governo del Consiglio d’Europa, in corso ieri e oggi a Reykjavik, la segretaria generale, Marija Pejčinović Burić, ha sottolineato che l’aggressione da parte della Russia contro l’Ucraina “ha rappresentato un esempio estremo di recessione democratica”.
Altri temi affrontati includono la libertà di espressione, in particolar modo nei media, la libertà di associazione e un aumento della discriminazione e del discorso dell’odio contro i gruppi minoritari. “Voi potete fermare tutto questo. Potete invertire queste tendenze. Potete rispondere alla spirale in discesa della Russia elevando l’Europa e garantendo la pace e la sicurezza democratica che si hanno quando i diritti di ogni persona vengono rispettati. Questo Vertice vi offre l’opportunità di farlo… E non solo a parole, ma anche nei fatti”, ha dichiarato davanti ai rappresentanti dei 46 Stati aderenti al Consiglio d’Europa.
“Le responsabilità della Russia devono essere riconosciute attraverso l’adozione di un registro dei danni per gettare le basi per un futuro meccanismo di risarcimento” e devono essere prese delle misure per affrontare “l’oltraggioso rapimento di bambini ucraini”.
La segretaria generale ha incoraggiato il Vertice a promuovere i principi di Reykjavik in materia di democrazia e a sostenere con forza l’adesione dell’Unione europea alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Le “norme senza tempo” del Consiglio d’Europa dovrebbero essere applicate alle sfide contemporanee, come l’intelligenza artificiale e il cambiamento climatico, ha affermato la segretaria generale.
L’Europa si trova di fronte a una scelta importante: “Possiamo lasciare che le nostre norme vengano meno e vedere l’Europa retrocedere senza controllo. Oppure, possiamo reinvestire in ciò che ha portato del bene a moltissime persone negli ultimi settant’anni… Questa è per voi un’opportunità di stabilire un percorso solido e duraturo per il Consiglio d’Europa”.