Per affrontare le crisi che minacciano il benessere presente e futuro dell’umanità è necessario, come indicato dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ripensare le strutture della governance globale e stilare un “Patto per il futuro” volto a rafforzare il ruolo delle istituzioni multilaterali e della cooperazione per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In uno scenario segnato dal rapido aumento dell’impatto della crisi climatica, dalle conseguenze della guerra in Ucraina e della pandemia, l’Italia e l’Unione europea devono consolidare il proprio impegno per accelerare il percorso della transizione ecologica e giocare un ruolo determinante al Summit sugli SDGs del prossimo settembre e al Summit sul futuro convocato nel 2024 dall’Onu.
Alla questione è dedicato l’incontro “Crisi geopolitiche, multilateralismo, aiuto allo sviluppo: quali scenari futuri?”, organizzato dal Gruppo di lavoro sul Goal 17 (Partnership per gli Obiettivi) dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) insieme al Progetto “Generazione cooperazione” finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, nella giornata di apertura della terza tappa del Festival dello sviluppo sostenibile 2023, svoltasi presso Palazzo Reale a Milano.
“Ambiente e sviluppo sostenibile sono il cuore forte e nuovo dell’Agenda 2030 – ha dichiarato il ministro per l’Ambiente e la Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto –. Per realizzare gli obiettivi di innovazione e neutralità carbonica che ci siamo dati, il governo italiano è impegnato concretamente: grazie al Pnrr e alle altre fonti nazionali e comunitarie abbiamo una posta di 130 miliardi che produrranno nei prossimi anni effetti enormi, ma soprattutto stabili nelle vite quotidiane di ciascuno di noi. Per un Paese più solido e attrattivo, grazie ad acqua, aria, energia e vita più salubre e pulita, c’è bisogno dell’impegno di tutti, anche del contributo prezioso di ASviS, per costruire assieme un’Italia migliore”.
“La politica estera, come dimostra anche lo spirito del Festival, è un mosaico di attori e azioni, cui concorrono, non solo le istituzioni, ma anche, imprese, associazioni di categoria, centri di ricerca e università, organizzazioni della società civile e singoli cittadini – si legge nel messaggio inviato dal vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani –. A pochi anni dalla scadenza dell’Agenda 2030, solo agendo insieme, attraverso una rafforzata cooperazione internazionale, potremo tornare sui binari che ci siamo prefissi. L’Italia, con l’Unione europea, è pronta a fare la sua parte. Concentreremo la Presidenza italiana del G7, nel 2024, sul rapporto con Paesi del vicinato sud e le economie emergenti, anche in connessione con il G20. L’Italia vuole essere sempre più un ponte tra Nord e Sud del mondo”.