Consiglio Ue: “non ci può essere un futuro sostenibile senza i giovani”

Nelle conclusioni del Consiglio “Istruzione, gioventù, cultura e sport”, approvate oggi, i ministri Ue per le Politiche giovanili chiedono di “considerare la dimensione sociale di un’Europa sostenibile per i giovani”. Lo comunica il Consiglio in una nota. Nel testo si evidenzia il ruolo dei giovani come “attori chiave nell’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. Il Consiglio invita gli Stati membri e la Commissione europea a: “esplorare le modalità per aumentare il coinvolgimento dei giovani nel processo politico, in particolare di quelli provenienti da contesti svantaggiati; promuovere le opportunità per gli educatori e gli operatori giovanili di sviluppare conoscenze, abilità e competenze per affrontare le questioni dell’inclusione sociale e dello sviluppo sostenibile; adottare un approccio trasversale per integrare la prospettiva giovanile in tutte le politiche e i livelli di governo”. I ministri chiedono di “affrontare i problemi di salute mentale che colpiscono un numero crescente di giovani” a causa della pandemia e della guerra in Ucraina. In particolare, si invitano gli Stati membri a promuovere l’“alfabetizzazione alla salute mentale” attraverso l’accesso a servizi educativi e sanitari di qualità. “Non ci può essere un futuro sostenibile senza i giovani. Dobbiamo fare in modo che la prossima generazione svolga un ruolo significativo a ogni livello nel processo decisionale sulle questioni relative alla sostenibilità”, ha dichiarato Jakob Forssmed, ministro svedese per gli Affari sociali, rappresentando la presidenza svedese di turno dell’Ue.

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