Diocesi: card. Cantoni (Como), “la visita della cattedrale occasione di risveglio spirituale”

“Sono numerosi i turisti che quotidianamente visitano questa Cattedrale, vero scrigno di tesori artistici, ma ben diversa è la risonanza interiore di chi entra come semplice visitatore incuriosito, da chi vi accede con lo sguardo e il cuore del credente. Chiunque viene a Como non può fare a meno di entrare anche solo a rimirare le bellezze artistiche della nostra Cattedrale, al di là della sua fede o della semplice religiosità”. Lo ha detto il vescovo di Como, il card. Oscar Cantoni, nell’omelia della messa che ha presieduto ieri sera nella memoria della dedicazione della cattedrale. “Ci auguriamo che tutti possano percepire, proprio attraverso la bellezza di questo luogo, quel senso religioso di cui ogni uomo è immancabilmente dotato e attratto – ha proseguito -. La visita di questo tempio può essere una occasione favorevole di risveglio, uno strumento di cui il Signore si serve per entrare in relazione con le sue creature”.
Entrando, invece, nella cattedrale come credenti, il cardinale ha evidenziato come “siamo subito attratti dal senso di mistero che promana da questo ambiente”. “Ecco perché un religioso silenzio dovrebbe caratterizzare questo tempio, luogo di grazia e di santificazione, spazio favorevole in cui Dio visita il suo popolo e lo riempie dei suoi beni. A noi percepire questa silenziosa presenza, per poterci sintonizzare con Dio, che vuole incontrare i suoi figli nella liturgia che qui viene celebrata, così che noi possiamo trasformare la nostra vita in una offerta spirituale a Dio gradita”. Continuando, il card. Cantoni ha evidenziato come “la chiesa cattedrale non è una chiesa qualunque, è ben di più”. “Ha un valore che supera le altre chiese dove i fedeli regolatamente si radunano perché le collega le une con le altre, divenendo così spazio di unità e di comunione. Qui ogni discepolo di Gesù può sentirsi a casa, in relazione profonda con tutto il popolo di Dio, diffuso nelle diverse sedi cittadine e diocesane, dal momento che la cattedrale è il luogo dove sperimentare l’unità della Chiesa, riconoscersi un cuore solo e un’anima sola, al di là della provenienza e delle condizioni dei singoli, in una sintonia spirituale affettiva ed effettiva – ha concluso il cardinale -. Si tocca con mano la comune identità del popolo di Dio, che si edifica come tempio vivo e cresce come corpo del Signore”.

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