“I consigli pastorali delle parrocchie di Santa Maria Assunta in Longobucco, del Sacro cuore in Destro, Manco, Ortiano e di Santa Maria Assunta in Cropalati, in comunione con l’arcivescovo di Rossano – Cariati, mons. Maurizio Aloise e con don Pino Straface, don Emanuele Tagliaferro e don Agostino De Natale, sacerdoti che svolgono il loro servizio pastorale in queste Comunità, desiderano unirsi al coro di voci che in questi giorni stanno manifestando il loro disagio di fronte a un evento che sta suscitando nel cuore di tutti sgomento e sfiducia”. È quanto si legge in un comunicato congiunto a seguito del crollo del ponte Sila – Mare avvenuto a Longobucco (Cs) il 3 maggio scorso. “Come sappiamo, per lo sviluppo e la sopravvivenza stessa di un territorio, le infrastrutture sono fondamentali, per cui nella strada Sila-Mare, fin dalla sua prima progettazione, risalente ormai a diversi decenni, sono state riposte tante speranze e prospettive per il futuro dei centri montani, soprattutto per evitare l’esodo di tanti che, per ragioni di lavoro o di studio, sono costretti a trasferirsi in luoghi lontani dai loro paesi di origine, dove rimarrebbero volentieri ad abitare se ci fosse una strada più comoda e veloce da percorrere”. Come sottolineato dai parroci, “i nostri borghi sono depositari di tanti valori sani, per cui sarebbe un grave errore non garantire loro la possibilità di poter mantenere aperte le scuole e avere una maggiore assistenza sanitaria”. Gli organismi di partecipazione ecclesiale, “facendo tesoro del grande patrimonio di fede radicato profondamente nel cuore degli uomini e delle donne di questi territori”, invitano così “tutti i cittadini a non scoraggiarsi e, superando qualsiasi interesse di parte, a rimanere uniti e a intraprendere cammini di comunione attraverso i quali, insieme alle istituzioni, si possa offrire a tutti, dai bambini agli anziani, un futuro carico di speranza e di fiducia”.