“Siamo chiamati a riconoscere lo Spirito che agisce nella storia: siamo docili, lasciamoci guidare da Lui e tutto ciò che incontreremo la sentiremo come una chiamata a vivere la speranza della vita nuova”. Lo dice il vescovo di Aversa, mons. Angelo Spinillo, nel video commento al Vangelo di domenica 14 maggio, sesta del Tempo di Pasqua.
Riconoscere il Signore Risorto è una riflessione che spesso ci ha accompagnati in questo tempo di Pasqua: questo “riconoscere” siamo invitati a viverlo oggi nella dimensione dell’incontro con lo spirito del Signore. “È bello pensare che il discepolo del Signore si riconosce perché, nel suo essere unito al Cristo Risorto, si lascia guidare da Lui e compie le sue stesse opere”, osserva il presule.
“Tutto il libro degli Atti degli Apostoli ci mostra questo agire degli apostoli nel nome di Cristo, ripetendone gesti e attenzioni, ma soprattutto partecipando della sua carità e del suo amore verso i fratelli”. Ed è qui, aggiunge il vescovo di Aversa, che “il dono dello spirito viene a completare in noi l’opera di Dio, rendendoci pienamente figli dell’unico Padre e facendoci essere con Cristo in tutti i momenti della nostra vita”.
Siamo chiamati dunque a “riconoscere lo Spirito che agisce nella storia: invochiamo il Signore perché ci doni il suo Spirito, siamo docili, lasciamoci guidare con fiducia”, l’invito di mons. Spinillo. Che Dio ci conceda di riconoscere che tutto ciò che di buono e di santo c’è nella nostra vita è animato dallo Spirito Santo. Così, “ogni cosa che incontreremo la sentiremo come vocazione e occasione per essere partecipi della carità di Cristo, per vivere intensamente la speranza nella vita nuova: la vita del Cristo Risorto”, conclude il vescovo di Aversa.