“Comprendo e condivido la sofferenza di chi soffre per questa realtà che purtroppo è presente anche nella Chiesa e che ci fa molto male. Vorrei invitare tutti a prestare attenzione alle vittime; il nostro primo dovere è verso di loro. Mostrare veramente attenzione, mostrare solidarietà, mostrare compassione – nel senso etimologico del termine, cioè ‘compatire’, soffrire insieme, ascoltarli, accompagnarli”: lo ha detto il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, intervistato dalla testata cattolica portoghese “Renascença”, in occasione della sua visita in Portogallo dove domani, 13 maggio, presiederà il tradizionale Pellegrinaggio di Fatima e la celebrazione della Messa che ricorderà il 6° anniversario della canonizzazione di Giacinta e Francesco Marto, due dei tre pastorelli ai quali è apparsa la Madonna nel 1917. Il tema è tornato in auge nel Paese dopo che la Chiesa portoghese ha presentato nei mesi scorsi i risultati di un’inchiesta – condotta da una commissione indipendente – sugli abusi subiti da minori e compiuti da rappresentanti del clero in Portogallo. Oltre 4.800 i casi accertati fra il 1950 e il 2022. Il Segretario di Stato ha ribadito che sul tema abusi “c’è un serio impegno da parte della Chiesa; forse è difficile crederci fino in fondo, ma devo ripeterlo. Da parte della Chiesa c’è un serio impegno per evitare gli errori del passato, soprattutto nella gestione di questi casi da parte delle autorità e un impegno per prevenire tali situazioni. L’importante – ha concluso – è che la Chiesa si doti, o si stia dotando, di meccanismi che permettano di individuare immediatamente tali fenomeni e di poterli gestire correttamente, soprattutto permettendo alle vittime di ottenere giustizia”.