“Di fronte ai drammi del nostro tempo lo sport non può e non deve stare a guardare. La pace si può costruire anche partendo da un campo di calcio e da uno spogliatoio”: da questo paradigma sono partiti Caritas Ambrosiana e Csi Milano per raccogliere l’invito dell’arcivescovo Mario Delpini, che ha chiesto a tutta la diocesi ambrosiana un impegno più forte per la pace, anzitutto con la preghiera e la conversione personale, ma anche attraverso gesti simbolici come la raccolta firme realizzata in Quaresima. Nelle partite del Csi non si raccoglieranno firme ma fotografie, immagini di volti colorati con la gioia della pace, di “striscioni pieni di senso e valore sul tema di un mondo senza guerre”. Le foto saranno tante, le partite coinvolte nell’iniziativa “Mettiamo in campo la pace” saranno 1.158 per un totale di 2.316 squadre interessate in ogni categoria, dai bimbi agli adulti. I volti colorati invaderanno i socialnetwork nel weekend attraverso i post delle società che utilizzeranno l’hashtag #mettiamoincampolapace etichettando così i loro scatti di pace.
Le partite individuate saranno tutte quelle di questa settimana iniziata lunedì 8 maggio, con l’80% di squadre che scenderà in campo tra sabato e domenica, 13 e 14 maggio. Domenica 14 maggio alle 9.30 sul campo del San Giorgio Dergano (con ingresso in via Collegno) l’arcivescovo darà il calcio d’inizio al derby della Bovisa tra i padroni di casa del San Giorgio e il Real Affori.
“Lo sport è un terreno privilegiato per lanciare messaggi positivi – riconosce Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana –. Non solo perché ha un potenziale educativo davvero notevole. Ma anche perché le sue dinamiche riescono a essere aggreganti, e a far sperimentare valori autentici come il rispetto per l’altro, l’amicizia, il confronto con l’avversario e l’inclusione dei deboli in un contesto leggero e divertente. Da qui, l’importanza di collaborare con Csi e Fom per amplificare il messaggio di pace che l’arcidiocesi di Milano sta cercando di diffondere capillarmente nelle proprie comunità”.
A Gualzetti fa eco Massimo Achini, presidente di Csi Milano: “questa volta lo sport non sta a guardare e non sta in silenzio. Abbiamo raccolto a braccia aperte l’invito del nostro arcivescovo e la sollecitazione degli amici della Caritas per vivere insieme un appello di pace attraverso lo sport – ha spiegato –. Migliaia di giovani verranno coinvolti in una riflessione grazie a questa iniziativa, e a seguito consegneremo all’arcivescovo una raccolta di fotografie con i volti e i colori della pace sui nostri campi sportivi”.
L’iniziativa è stata pensata dentro quel grande gioco di squadra della Cordata educativa capitanata da don Stefano Guidi, direttore della Fom; una Cordata che vede le principali realtà educative della diocesi fare gioco di squadra, per essere più incisive in un processo di attenzione verso i giovani. “Questa bellissima iniziativa – afferma don Guidi – nasce proprio dal cammino della Cordata educativa, che sempre di più vuole sensibilizzare la nostra società e la nostra diocesi alla necessità della cura educativa. Siamo tutti consapevoli che solo insieme possiamo affrontare le grandi sfide del nostro tempo. E così mostrare ai nostri ragazzi che solo facendo gioco di squadra la vita acquista tutta la sua bellezza”.