Sono diverse le iniziative in programma a Firenze per celebrare il 50° anniversario di fondazione della Caritas diocesana. Si parte sabato 13 maggio con il convegno “Caritas Firenze: 50 anni di storie, volti, sguardi. La nostra storia, il nostro domani” ospitato dalle 9 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Dopo i saluti iniziali di Sara Funaro, assessora all’Educazione, welfare e immigrazione del Comune di Firenze, del card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e presidente Caritas, e di Riccardo Bonechi, direttore di Caritas Firenze, è prevista una tavola rotonda, moderata dal direttore di Toscana Oggi, Domenico Mugnaini, alla quale parteciperanno come relatori mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, presidente di Caritas Italiana, Flaminia Vola, del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, e don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana. Interverranno poi don Fabio Marella, vicedirettore Caritas Firenze, il diacono Luca Orsoni, responsabile Area giovani e politiche sociali e coordinatore Servizi Caritas, e Marzio Mori, direttore dei Servizi di Fondazione Solidarietà Caritas.
Lunedì 15 maggio, poi, alle 18.30 presso la Badia Fiorentina, il card. Betori presiederà la celebrazione eucaristica. In occasione del 50° anniversario di Caritas Firenze verrà anche presentato il volume “Caritas Firenze 1973-2023. 50 anni di storie, volti, sguardi. Fare memoria per costruire il futuro” che raccoglie oltre cento storie di coloro che, nel corso di tutti questi anni, sono stati aiutati da Caritas, e quelle di operatori e volontari che li hanno sostenuti nel loro percorso di rinascita. Uno sguardo diretto sulla povertà è poi quello rappresentato dal reportage fotografico “Oltre i numeri”, realizzato da due ragazzi del liceo classico Machiavelli: attraverso ritratti scattati ad alcuni ospiti delle nostre strutture, Pietro e Fabio hanno provato a raccontare le storie di quei poveri che spesso sono ridotte ad un semplice dato statistico. I pannelli con le foto saranno visibili nel Salone dei Cinquecento durante il convegno di sabato.
“Storie, volti, sguardi: su ciò si concentra l’operato in Caritas”, afferma Bonechi. “Le storie – spiega – sono quelle dei piccoli che incontriamo, ma anche dei grandi che fanno la storia; i volti sono l’immediato della persona che ci troviamo di fronte: da essi traspaiono disagi, incertezze, bisogni, paure. Nel nostro cuore restano gli sguardi, fatti spesso di occhi abbassati o timidi, o fissi nel vuoto o che parlano o che supplicano. Grande è il desiderio di guardare avanti, anche oltre i problemi, talvolta insormontabili, che si chiamano post pandemia, emigrazione, guerra, siccità, catastrofi ambientali. Con fiducia guardiamo al futuro della nostra Caritas, grati ai tantissimi volontari che operano sul nostro territorio, attraverso i centri d’ascolto, le parrocchie e i vicariati”.