Parlamento Ue: de Sousa (presidente Portogallo), “milioni di europei e il mondo meritano un’Europa più forte”

Foto Calvarese/SIR

(Strasburgo) Al Parlamento europeo a Strasburgo, riunito in plenaria fino a domani 11 maggio, questa mattina ha tenuto il suo discorso Marcelo Rebelo de Sousa, presidente del Portogallo, anticipato dal saluto della presidente Roberta Metsola, che lo ha ringraziato per la sua visione lungimirante e il richiamo ai valori comunitari: “sono convinta che il Portogallo sarà sempre con l’Unione europea”. Il presidente della Repubblica portoghese si è congratulato con la Metsola, evidenziando come l’elezione di una donna giovane, sia rappresentativa di un’Europa in cui c’è spazio per tutti e nella quale, apertura e solidarietà rende più liberi, più democratici e più realizzati, sia singolarmente che insieme. “Il Portogallo è stato, è, e sarà sempre in prima linea per difendere l’Europa e l’Unione europea”, ha dichiarato de Sousa ricordando la sua precedente visita del 13 aprile 2016, e di come sia cambiato il quadro in 7 anni, anche se le questioni europee si sono continuate a gestire nel quotidiano senza una visione a medio e lungo tempo. Per il presidente del Portogallo ci sono 7 urgenze da gestire, “partendo dalla guerra in Ucraina, che deve concludersi con una pace legale, giusta e morale, rispettando il diritto internazionale e umano”. Quindi un richiamo all’Unione europea che “dovrà avere un ruolo maggiore nell’ordine internazionale”, “altrimenti è destinata a finire”, prevedendo fra l’altro un allargamento territoriale nelle condizioni migliori possibili “attraverso una preparazione politica, istituzionale, economica e sociale”.
“Il rilancio economico europeo deve essere accelerato”, ha aggiunto de Sousa, sottolineando l’importanza di non procrastinare le decisioni da prendere, anche per quanto riguarda la politica con gli altri continenti. “L’Unione europea non può congelare partenariati con Africa, America Latina, Asia. Egoismi nazionali devono essere messi in secondo piano dando spazio preminente ai valori”. Nel suo discorso anche l’invito a un’Ue “apripista” su istruzione, digitale, energia e altri temi “che la possono rendere una potenza globale, stando attenta al ricambio generazionale per non dimenticare i giovani”. “L’Europa deve essere un’Europa che non alieni i giovani, che aumenta la partecipazione dei giovani, altrimenti si creeranno dei vuoti occupati da populisti e movimenti antisistema”.
“Io e il Portogallo e i portoghesi crediamo nei principi dell’Europa e vogliamo un’Europa più forte che guida, anticipa e non procrastina”, ha aggiunto Marcelo Rebelo de Sousa che ha ribadito di credere, assieme ai portoghesi, in un’Europa non di capi di Stato e di governo o di leader di partito, ma di uomini e donne europei. “Questa è l’Europa che vogliamo. Abbiamo molto poco tempo per anticipare la sfida. L’Europa lo merita, milioni di europei e il mondo meritano un’Europa più forte. L’Europa come al solito vincerà”.

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