Un appello al governo congolese e alle organizzazioni umanitarie in favore delle vittime delle alluvioni del 4 maggio nel territorio di Kelehe, nel Sud Kivu, Repubblica democratica del Congo, è stato lanciato a nome della Conferenza episcopale del Congo (Cenco) dal presidente, monsignor Marcel Utembi Tapa, arcivescovo di Kisangani. Nel messaggio giunto al Sir, indirizzato “alle famiglie colpite dalle inondazioni e dagli smottamenti dei terreni nel territorio di Kalehe” i vescovi esprimono “emozione e tristezza” per la “perdite di vita umane e i danni materiali importanti”: “Questo dolore appesantisce la nostra pena in un momento in cui proviamo grande inquietudine riguardo alla situazione socio-securitaria preoccupante nelle province del Nord-Kivu e dell’Ituri”. A nome di tutti i vescovi congolesi viene manifestata “prossimità fraterna e solidarietà” a monsignor François-Xavier Maroy, arcivescovo di Bukavu, e a tutto il popolo di Dio che vive in questa terra. Con loro condividiamo le sofferenze di tutte le persone gravemente colpite”. “Facciamo appello, ancora una volta, all’aiuto del governo congolese, delle organizzazioni umanitarie e alla solidarietà di tutte le persone di buona volontà, in favore delle vittime di questa catastrofe”, chiedono i vescovi, pregando per le vittime, le rispettive famiglie, i feriti e tutti coloro che hanno perso tutti i loro beni.