Via Crucis: terza stazione, “noi giovani vogliamo la pace”

“Noi giovani vogliamo la pace. Ma spesso cadiamo e la caduta ha tanti nomi: ci buttano a terra la pigrizia, la paura, lo sconforto, e anche le vuote promesse di una vita facile ma sporca, fatta di avidità e corruzione”. Protagonisti della terza stazione della Via Crucis, alcuni giovani del Centro America, che spiegano: “È questo che accresce le spirali del narcotraffico, della violenza, delle dipendenze e dello sfruttamento delle persone, mentre troppe famiglie continuano a piangere la perdita dei figli; e l’impunità di chi truffa, rapisce e uccide non ha fine. Come ottenere la pace? Gesù, tu sei caduto sotto la croce, ma poi ti sei rialzato, hai preso di nuovo la croce e con essa ci hai dato la pace. Ci spingi a prendere in mano la vita, ci spingi al coraggio dell’impegno, che nella nostra lingua si dice compromiso. E significa dire no a tanti compromisos, ai falsi compromessi che uccidono la pace. Siamo pieni di questi compromessi: non vogliamo violenza, ma attacchiamo sui social chi non la pensa come noi; vogliamo una società unita, ma non ci sforziamo di capire chi abbiamo accanto; peggio, trascuriamo chi ha bisogno di noi. Signore, mettici nel cuore il desiderio di rialzare qualcuno che sta a terra. Come fai tu con noi”.

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