Via Crucis: dodicesima stazione, la testimonianza di una madre che ha perso tutto

Quella della dodicesima stazione della Via Crucis è una testimonianza di una madre, proveniente dall’Asia occidentale, che ha perso tutto: “Il 6 agosto 2014 la città fu svegliata dalle bombe. I terroristi erano alle porte. Tre settimane prima avevano invaso le città e i villaggi vicini, trattandoli con crudeltà. Perciò siamo fuggiti, ma dopo pochi giorni siamo rientrati a casa. Una mattina, mentre eravamo indaffarati e i bambini giocavano davanti alle case, è risuonato nell’aria un colpo di mortaio. Sono uscita di corsa. Non si sentivano più le voci dei bambini, ma aumentavano le urla degli adulti. Mio figlio, suo cugino e la giovane vicina di casa che si stava preparando al matrimonio erano stati colpiti: morti. L’uccisione di questi tre angeli ci ha spinti a scappare: non fosse stato per loro, restando in città, saremmo inevitabilmente caduti nelle mani dei terroristi”.

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