Via Crucis al Colosseo: “echi di pace” in un mondo in preda alla “terza guerra mondiale a pezzi”

“Echi di pace” in un mondo in preda alla “terza guerra mondiale a pezzi”. Sono le 14 stazioni della Via Crucis, che il Papa quest’anno “per via del freddo intenso di questi giorni” – come ha spiegato la Sala Stampa vaticana, seguirà nella sua residenza a Casa Santa arta, unendosi alla preghiera di coloro che si raccoglieranno con la diocesi di Roma all’Anfiteatro Flavio”. I testi proposti quest’anno per le stazioni della Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo sono testimonianze ascoltate dal Santo Padre nel corso dei sui viaggi apostolici e in altre occasioni. La raccolta è stata curata da alcuni Dicasteri della Curia Romana. Al centro delle meditazioni che ritmano il rito, il dramma del conflitto in Ucraina, che ha superato l’anno di guerra, e dei tanti altri Paesi dove ancora non cessa il fragore delle armi, ma anche la tragedia dei migranti. “Proprio dalla Terra Santa – si legge nella preghiera iniziale– si snoda stasera il cammino della croce dietro a te (Gesù, ndr). Lo percorreremo ascoltando la tua sofferenza, riflessa in quella di fratelli e di sorelle che nel mondo hanno sofferto e soffrono la mancanza di pace, lasciandoci scavare dentro da testimonianze e risonanze giunte all’orecchio e al cuore del Papa anche nel corso delle sue visite. Sono echi di pace che riaffiorano in questa ‘terza guerra mondiale a pezzi’, grida che vengono da Paesi e aree oggi dilaniati da violenze, ingiustizie e povertà. Tutti i luoghi dove si patiscono conflitti, odi e persecuzioni sono presenti nella preghiera di questo venerdì santo”.

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