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Romania: mons. Perca (Bucarest), lettera ai fedeli per Pasqua. “Chiediamo dal Signore risorto pace in Ucraina, in Europa, nel mondo”

“Non è facile proclamare oggi un messaggio di gioia e di speranza”, afferma mons. Aurel Percă, arcivescovo metropolita di Bucarest e vicepresidente della Conferenza episcopale romena, nella sua lettera pastorale per la Pasqua. “Non è facile dire ‘rallegratevi’, quando intorno a noi vediamo guerra, tradimenti, peccato, ingiustizia – continua l’arcivescovo –. Non è facile cantare ‘Cristo è risorto’ per quelli che hanno perso i loro cari, per quelli che vivono questi momenti solenni lontano dalle loro case, che sono stati costretti ad abbandonare per salvarsi la vita”. Mons. Percă ricorda che anche quest’anno la Pasqua è diversa dalle feste del passato e invita i fedeli a pensare agli ucraini costretti a vivere la Pasqua nel loro Paese in baracche e bunker, affamati, impauriti, nel freddo, e a quelli che hanno trovato rifugio in Romania. “Ricordiamoci di tutti quelli che sono soli e abbandonati, degli anziani che vivono questa Pasqua soli, lontano dai loro figli; degli ammalati e dei sofferenti che giacciono negli ospizi e negli ospedali, delle vittime della guerra in Ucraina. Il miracolo della risurrezione di Cristo susciti in noi empatia verso gli altri”. L’arcivescovo incoraggia poi i fedeli a chiedere da Cristo risorto il dono della pace: “chiediamogli pace nei cuori, nelle nostre famiglie; pace in Ucraina, in Europa, nel mondo!”. “Nonostante i tempi insoliti che viviamo – aggiunge –, nella fede possiamo trovare sostegno e forza per proclamare: ‘Cristo è risorto’”.

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