Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede la nomina di un esperto indipendente in materia di diritti umani ad Haiti. Attraverso questa risoluzione, che richiede “un’azione internazionale coordinata e mirata”, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite intende fornire ad Haiti “assistenza tecnica e sostegno allo sviluppo delle capacità per la promozione e la protezione dei diritti umani”.
L’assistenza delle Nazioni Unite viene fornita alle autorità haitiane nell’ambito della lotta contro la violenza delle bande armate nel Paese. L’adozione di questa risoluzione si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la violenza mortale delle bande armate nel Paese. Creato dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite nel 1995, il mandato di un esperto indipendente su Haiti è stato interrotto nel 2017. Secondo la bozza di risoluzione, adottata martedì 4 aprile, è importante “sradicare le bande armate ad Haiti e i loro effetti dannosi sulla realizzazione e il godimento dei diritti umani da parte del popolo haitiano”.
Nel frattempo, il Centro di analisi e ricerca sui diritti umani (Cardh) di Haiti, nel suo ultimo rapporto, ha reso noto che nei primi tre mesi di quest’anno sono stati registrati almeno 389 rapimenti, oltre tre volte tanto rispetto alla precedente rilevazione. I rapimenti erano stati, infatti, 127 nell’ultimo trimestre del 2022, mentre rispetto alo stesso periodo di un anno fa l’’aumento è del 72%. Il Cardh, che ha sede nella capitale Port-au-Prince ha dichiarato che “l’aumento esponenziale” potrebbe essere dovuto alla necessità di compensare le perdite causate dalle sanzioni internazionali varate alla fine dello scorso anno, oltre che da nuove alleanze tra bande criminali. “Le bande ricorrono a violenze estreme (tutte le forme di tortura) per costringere genitori e famiglie a pagare ingenti somme di denaro americano che non possiedono”, si legge nel rapporto, che parla di gravi ustioni, stupri di gruppo e impiccagioni. Ai parenti viene sistematicamente chiesto il pagamento di riscatti multipli. Dei 389 rapimenti registrati dal Cardh, 29 vittime provenivano da Paesi stranieri.