Diocesi: Perugia, inaugurato il parco giochi del Villaggio della Carità

(Foto: diocesi di Perugia-Città della Pieve)

“Nei giorni che precedono la Santa Pasqua, presso la sede della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, è stato inaugurato un bellissimo parco giochi per i bambini e le bambine che vivono quotidianamente il ‘Villaggio della Carità – Sorella Provvidenza’. Un’occasione di gioco e relazione anche per tutti i bambini e le bambine che accompagnano genitori e nonni al Centro di ascolto, all’Emporio, alla Mensa e al Consultorio medico presso la splendida realtà di questo ‘Villaggio’ sorto nove anni fa nella città capoluogo dell’Umbria, terra da sempre di solidarietà e condivisione”. Così il direttore della Caritas diocesana, don Marco Briziarelli, nel dare notizia di quest’iniziativa “resa possibile – prosegue il sacerdote – grazie al prezioso sostegno di ‘Legnolandia s.r.l.’, azienda di Forni di Sopra (Ud), specializzata nella lavorazione del legno, e di ‘Fondazione Geld onlus’, fondata nel 2005 dalla famiglia Bacchi, con sede a Città di Castello (Pg). Se il parco giochi ha visto la luce in breve tempo, questo lo si deve anche alla ditta ‘F.lli Tenerini Sergio & Alvaro Srl’” e “ai ragazzi della comunità del santuario ‘Madonna dei Bagni’ per i lavori di sistemazione dell’area verde”.
“Durante il periodo della pandemia da Covid-19 – ha proseguito don Briziarelli –, la libertà di azione dei bambini è stata compressa in modo molto significativo. Si tratta di una condizione che ha riguardato tutti, indistintamente, ma l’impatto psico-fisico sui più piccini è quello che desta in noi maggiore preoccupazione. Un fenomeno preoccupante che accresce ulteriormente per i piccoli che vivono in condizioni di povertà, in cui spesso si sperimentano situazioni familiari difficili”.
Parlando il direttore della Caritas perugina dell’allarmante quadro tracciato dalle neuroscienze, ha evidenziato che “i primi dati indicherebbero un alto rischio da stress post-traumatico. Si tratta per altro di un effetto che misureremo nel tempo, come dimostrano le raccomandazioni di continuare a mantenere alta la soglia di attenzione nei prossimi anni per capire a fondo l’impatto del Covid-19 sulla salute mentale di bambini e adolescenti, e rafforzare i servizi di salute mentale nell’eventualità di un’ondata di casi di depressione. Tra le varie soluzioni proposte, il Rapporto Iss n. 43/20 raccomanda di promuovere opportunità organizzate di socialità, condivisione, gioco e apprendimento per i bambini e i ragazzi e iniziative di respiro comunitario per le famiglie, in particolare per le fasce maggiormente vulnerabili a livello socio-economico”. Da sempre, ha precisato don Briziarelli, “in Caritas cerchiamo di prenderci cura di chi ha bisogno con la massima attenzione, tenendo conto degli allarmi lanciati dalla comunità scientifica e, nell’ultimo periodo, abbiamo sentito l’urgenza di intervenire anche a sostegno dei più piccoli”.

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