“Qualche giorno fa, ho visitato una casa protetta nella nostra diocesi per donne vittime di violenza. Tre coraggiose suore portano avanti la loro missione, nel nascondimento quasi totale, per ovvie ragioni di sicurezza, con grande amore e determinazione, per proteggere, accogliere e ridare una vita normale a un gruppo di donne, molte con i loro figli, che sono riuscite a fuggire da un inferno fatto di violenze, abusi, maltrattamenti e angherie”. Lo scrive, nel messaggio per Pasqua, il vescovo di Albano, mons. Vincenzo Viva. “Mi hanno colpito, in particolare, gli occhi di un verde bellissimo di due bambini, che sembravano averli strappati dalla loro mamma. Una giovane donna Rom, venduta dalla famiglia a un uomo violento e molto più grande di lei, che l’aveva destinata ai borseggi sulla metropolitana di Roma e ai furti – ricorda il presule –. Le suore, decise e senza paura di niente, sono riuscite a liberare questa mamma con i suoi figli per darle libertà e dignità, riprendere in mano la sua esistenza, rinascere a vita nuova. Alla giovane mamma, con i suoi occhi segnati da non pochi pianti, sembra ancora oggi quasi impossibile questa liberazione che ha sperimentato”.
Ecco, sottolinea il vescovo, “cosa è la Pasqua cristiana: vita nuova, redenzione, speranza. Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è entrato nel buio della sofferenza e della morte. Si è chinato sull’umanità ferita, si è fatto carico di tutta la sofferenza e ha portato luce nel mondo e nel cuore delle persone. Pasqua è vita nuova, la nostra esistenza ha una prospettiva, c’è futuro. La croce non è la parola finale, ma il passaggio a una pienezza. Perciò possiamo gioire nella Pasqua”. La risurrezione di Gesù, evidenzia mons. Viva, “dice a tutti e a ciascuno in particolare: ‘Tu hai un futuro; tu sei voluto e amato da Dio; il Signore vuole camminare con te’”. Il presule osserva: “È bello che nella nostra diocesi ci siano tante storie pasquali da raccontare. È bello vedere come il Cristo risorto agisce anche oggi nelle coscienze di tante persone. Allo stesso tempo chiediamo la luce della Pasqua per le tante ferite del mondo, per i popoli in guerra, per le donne e gli uomini crocifissi nel nostro tempo”. Mons. Viva conclude: “Sia per tutti la Pasqua del Signore Gesù vero inizio di vita nuova, profonda gioia interiore e impegno per un mondo più giusto e solidale”.