“Le siamo grati per la Sua visita in Ungheria e soprattutto per la speciale attenzione dedicata ai giovani”. Sono le parole di saluto di mons. Ferenc Palánki, vescovo di Debrecen-Nyíregyháza e responsabile per la pastorale giovanile, rivolte al Papa dal Palazzetto dello Sport di Budapest, luogo del secondo e ultimo momento pubblico del secondo giorno in Ungheria, dopo l’incontro con i poveri e i rifugiati di questa mattina. “È incoraggiante sapere, da un’indagine nazionale condotta in occasione del Sinodo dei Giovani, che la stragrande maggioranza dei giovani cattolici praticanti conosce qualcuno nella Chiesa a cui potersi rivolgere con fiducia con questioni personali e domande riguardanti la propria vita”, ha fatto notare il vescovo: “Il sondaggio mostra anche che i giovani sono disponibili a sostenere i poveri e gli svantaggiati, sono disposti a partecipare alle iniziative caritative se incoraggiati a farlo, e che questa generazione è molto più sensibile alla salvaguardia del creato”. “Mentre ci prepariamo alla Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, guardiamo a Maria, la nostra Madre celeste, che veneriamo anche come Signora degli ungheresi, e chiediamo la sua intercessione e il suo aiuto, affinché anche noi possiamo essere pronti ad andare in fretta e a fare del bene”, ha concluso Palánki.