“Chi osa vince”. Rivolgendosi agli oltre 10 mila giovani radunati nel Palazzetto dello Sport di Budapest, il Papa ha citato un proverbio ungherese per spiegare “come si fa a vincere la vita”. Secondo Francesco, “ci sono due passaggi fondamentali, come nello sport: primo, puntare in alto; secondo, allenarsi”. “Hai un talento? Di sicuro ce l’hai!”, il messaggio rivolto idealmente ad ogni giovani: “Non metterlo da parte pensando che per essere felice basti il minimo indispensabile: un titolo di studio, un lavoro per guadagnare, divertirsi un po’… No, metti in gioco quello che hai. Hai una buona qualità? Investi su quella, senza paura, vai avanti! Senti nel cuore che hai una capacità che può far bene a tanti? Senti che è bello amare il Signore, creare una famiglia numerosa, aiutare chi è bisognoso? Non pensare che siano desideri irrealizzabili, ma investi sui grandi traguardi della vita!”. Allenarsi, invece, significa entrare “in dialogo con Gesù, che è il miglior allenatore possibile”. “Lui ti ascolta, ti motiva, crede in te, sa tirar fuori il meglio di te”, ha osservato il Papa: “E sempre invita a fare squadra: mai da soli ma con gli altri: questo è molto importante, se tu vuoi maturare nella vita, vai avanti facendo squadra, nella comunità, vivendo esperienze comuni”. “Penso, ad esempio, alle Giornate Mondiali della Gioventù, e colgo l’occasione per invitarvi alla prossima, che sarà in Portogallo, a Lisbona, all’inizio di agosto”, l’invito di Francesco, in quello che è stato una sorta di “prova generale” dell’evento che si svolgerà nella capitale portoghese dal 1° al 6 agosto prossimi.