Messico: domani a Città del Messico la “Marcia per la vita”, attese 50 mila persone

La dodicesima Marcia per la vita di Città del Messico si svolgerà domani, sabato 29 aprile, con partenza dal Monumento a la Revolución e conclusione di fronte al Congresso di Città del Messico. Le numerose organizzazioni pro life promotrici dell’iniziativa hanno annunciato che la mobilitazione sarà pacifica e che raggiungerà non a caso il Congresso di Città del Messico, perché questo organismo ha promosso la depenalizzazione dell’aborto “senza applicare una strategia globale alle gravidanze adolescenziali”, oltre a essere “incapace di proteggere i diritti delle donne”. Si prevede la partecipazione di 50.000 persone. Da varie città del Paese, come Monterrey, Guadalajara, San Luis Potosí, Querétaro e Puebla, sono stati organizzati gruppi per recarsi a Città del Messico. Nell’ambito Marcia, il movimento “Pasos por la Vida” ha denunciato che la legalizzazione dell’aborto nel 2007 è “un fallimento delle politiche pubbliche del Paese”, perché questa pratica, lungi dal diminuire, è aumentata nel corso degli anni. Frida Espinosa, direttrice nazionale dell’associazione Juventud y Vida, ha sottolineato che il fallimento dell’aborto come politica pubblica è la prova della “falsa premessa che la legalizzazione dell’aborto avrebbe ridotto il numero di aborti. Solo a Città del Messico, dal 2007 al 2022, sono stati eseguiti 256.665 aborti nelle cliniche governative, senza contare tutti quelli eseguiti nelle cliniche private, dove c’è una grande opacità e dove il numero è sicuramente molto più alto di quanto immaginiamo”. Partita, appunto, nel 2007 nella capitale, la legalizzazione si sta via via espandendo in numerosi Stati della Federazione messicana.

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