Nella città di Travnik si è svolto il 27 aprile il decimo incontro tra i decanati nelle quattro diocesi della Bosnia-Erzegovina presieduto dell’arcivescovo di Sarajevo, mons. Tomo Vuksic, presidente della Conferenza episcopale della Bosnia-Erzegovina. Hanno partecipato anche il vescovo di Banja Luka, mons. Franjo Komarica, e il vescovo di Mostar, mons. Petar Palic. Con grande interesse è stata ascoltata la relazione di mons. Tomo Vuksic, dedicata all’Assemblea del Sinodo continentale svoltasi a febbraio a Praga che ha definito il sinodo “tipo di formazione dei membri della Chiesa chiamati a un impegno maggiore nel servizio al popolo di Dio nel nostro tempo”. Come “segno positivo” l’arcivescovo di Sarajevo ha interpretato “le diverse opinioni e visioni, presentanti con grande convinzione e rispetto”. Il vicario generale della diocesi di Mostar-Duvno e di Trebinje-Mrkan, mons. Nikola Menalo, ha presentato il cammino sinodale nella sua diocesi, sottolineando “la gioia dell’ascolto dello Spirito santo attraverso la voce dei fedeli”. A suo avviso, “dai risultati dell’incontro e dai riscontri del questionario si è notato il clima di gioia, fiducia e apertura, ma anche l’attesa dei credenti che le loro esperienze e gli atteggiamenti espressi non rimanessero solo parole pronunciate”. Durante la discussione sono stati evidenziati numerosi elementi positivi del processo sinodale. Si è parlato anche di alcuni dubbi dei fedeli riguardo al processo sinodale in alcuni Paesi. i partecipanti alla sessione sono stati informati che la raccolta nella domenica di solidarietà in Bosnia-Erzegovina, svoltasi a marzo, è pari a circa 120mila euro. La somma sarà suddivisa tra 105 parrocchie con meno di 200 fedeli. L’incontro è stato concluso con la celebrazione della messa nella chiesa del seminario dedicata a san Luigi Gonzaga.