Nella prossima sessione dell’esame di maturità, gli alunni potranno scegliere in Romania la religione come prova opzionale. Lo ha deciso ieri la Camera del Parlamento romeno, adottando alcune modifiche alla legge dell’insegnamento. I deputati hanno tenuto conto infatti della richiesta inoltrata un mese fa dai rappresentanti dei culti riconosciuti in Romania. La religione è stata dunque introdotta come materia opzionale all’esame di maturità per chi segue la formazione umanistica, con specializzazione in filologia o in scienze sociali. Altre modifiche alla legge dell’insegnamento proibiscono la discriminazione nelle scuole, inclusa quella per motivi religiosi, la propaganda di carattere politico e ideologico, e il proselitismo religioso. “L’approvazione della religione come materia ammissibile all’esame di maturità è un gesto naturale, in perfetta conformità allo statuto di una disciplina che fa parte del nucleo comune del curriculum scolastico”, ha dichiarato Vasile Bănescu, portavoce del Patriarcato ortodosso romeno. “È una decisione che, allo stesso tempo, responsabilizza ancor di più i culti religiosi”, ha aggiunto, sottolineando il carattere culturale della religione e il ruolo della scuola di trasmettere un sapere non solo intellettuale, ma anche morale. In Romania, la religione viene studiata come materia nelle scuole elementari, al ginnasio e in liceo solo dagli alunni che ne fanno domanda e l’insegnamento è affidato a docenti qualificati, riconosciuti dai culti religiosi.