Riscoprire la storia di santa Benedetta Cambiagio Frassinello, mostrare l’attualità del suo pensiero socio-educativo e aprire il portone di Casa Cambiagio ai pavesi. Sono questi gli obiettivi del convegno “L’attualità del pensiero socio-educativo di Benedetta Cambiagio Frassinello”, che si terrà sabato 6 maggio, alle ore 10, nella Sala Bianca del Collegio Borromeo. Al convegno interverranno Paolo Bresciani, presidente Casa Benedetta Cambiagio onlus, mons. Corrado Sanguineti, vescovo di Pavia, Renata Crotti, docente dell’Università di Pavia, suor M. Germana Marelli, madre generale dell’Istituto delle Suore Benedettine della Provvidenza, Maria Assunta Zanetti, docente dell’Università di Pavia e membro del consiglio di amministrazione della Casa. Al termine del convegno, visita guidata della struttura.
“Casa Cambiagio onlus si ispira al carisma di santa Benedetta Cambiagio, che nel 1826 inizia la sua opera a favore di bambine e ragazze. Voleva garantire loro l’accesso all’istruzione e la possibilità di un futuro migliore – spiega Paolo Bresciani, presidente della onlus –. Sabato 6 maggio mostreremo come l’idea avuta da questa giovane donna nel 1800 è oggi più attuale che mai. Vogliamo ricordare a Pavia che Casa Cambiagio non ha mai smesso di accogliere giovani in difficoltà, neanche durante le fasi più dure della pandemia. Ma vogliamo anche coinvolgere la città, perché la Casa ha bisogno dell’aiuto di tutti. Guardiamo con entusiasmo al 2026, quando Casa Cambiagio onlus festeggerà i suoi primi duecento anni di attività”.
Il 29 settembre del 1828 Benedetta Cambiagio entrava per la prima volta nel palazzo di via San Giovanni in Borgo, a Pavia. Qui apriva il portone della struttura a tutte le giovani che rischiavano di finire vittime della povertà, dello sfruttamento, della strada. Quasi duecento anni dopo, Casa Benedetta Cambiagio onlus continua ad accogliere bambine e giovani donne in difficoltà per offrire loro aiuto, assistenza e formazione. Per prepararle a un futuro migliore, Benedetta Cambiagio, che il 19 maggio 2002 è stata canonizzata in piazza San Pietro da Giovanni Paolo II, ha tracciato un sentiero innovativo dedicato alla prevenzione del disagio. Attualmente la struttura di Pavia è in grado di accogliere 38 ospiti e conta 14 educatrici laiche e 6 suore Benedettine della Provvidenza. Ogni alloggio è raggiunto dall’ascensore e si compone di: locale cucina, zona pranzo/soggiorno, camere singole o a due posti, due o più servizi igienici ed è funzionale alla tipologia ed alle esigenze dei soggetti accolti. Gli alloggi hanno un nome che li differenzia a seconda delle ospiti per i quali sono stati pensati, ad esempio “Gabbiane” e “Frassinello” sono dedicati alle giovani tra i 10 e 17 anni, mentre “Fiordaliso e Genziane” sono dedicati a ragazze maggiorenni che non hanno ancora trovato una collocazione famigliare e/o lavorativa definitiva.