Ucraina: Fish e Fand, “la ricostruzione sia accessibile a tutti”

Dall’inizio dell’aggressione russa all’Ucraina, Fish e Fand si erano attivate su due fronti. Da un lato impegnandosi per la pace. Dall’altro per evitare ogni sofferenza a quasi 3 milioni di persone con disabilità presenti in Ucraina. Di questi almeno 100mila bambini. Le due federazioni hanno scritto nuovamente al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per chiedere aiuti internazionali per la ricostruzione in Ucraina. Oggi si celebra a Roma la Conferenza internazionale per sollecitare i donatori di tutto il mondo alla ricostruzione nei territori ucraini colpiti. Fish e Fand chiedono una ricostruzione nel rispetto delle norme internazionali sui diritti umani, a partire dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
“Chiediamo al Governo di impegnarsi per favorire la realizzazione di progetti di intervento sugli edifici ed i luoghi in cui vivono le persone con disabilità, rispettando i criteri di accessibilità universale nell’accezione prescritta dalla Convenzione delle Nazioni Unite. Questo tipo di impegno contribuirebbe anche a sollecitare politiche più attente e coerenti a tali paradigmi anche nel nostro Paese a partire dalle strutture ed infrastrutture in corso di realizzazioni attraverso i fondi del Pnrr o altri fondi statali o europei”. A dirlo sono i presidenti di Fish e Fand, rispettivamente Vincenzo Falabella e Nazaro Pagano.

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