Commissione: riforma regole governance economica. Dombrovskis, “sfide e priorità nuove, nostre norme devono riflettere i cambiamenti”

(Foto SIR/European Commission)

“La situazione fiscale, le sfide e le prospettive economiche variano notevolmente nei 27 Stati membri dell’Ue. Pertanto, un approccio unico per tutti non funziona”. Da questa considerazione si è mossa la Commissione per rivedere le norme della governance economica Ue. “Le proposte mirano a passare a un quadro di sorveglianza più basato sul rischio che ponga al centro la sostenibilità del debito pubblico, promuovendo nel contempo una crescita sostenibile e inclusiva”. I piani degli Stati membri “definiranno i loro percorsi di aggiustamento di bilancio. Questi saranno formulati in termini di obiettivi di spesa pluriennali, che costituiranno l’unico indicatore operativo per la sorveglianza fiscale, semplificando così le regole di bilancio”. Per ciascuno Stato membro con un disavanzo pubblico superiore al 3% del Pil o un debito pubblico superiore al 60% del Pil (valori che rimangono invariati), la Commissione pubblicherà una “traiettoria tecnica” specifica. “Questa traiettoria cercherà di garantire che il debito sia posto su un percorso plausibilmente discendente o rimanga a livelli prudenti e che il disavanzo rimanga o sia portato e mantenuto al di sotto del 3% del Pil nel medio termine”. Per gli Stati membri con un disavanzo pubblico inferiore al 3% del Pil e un debito pubblico inferiore al 60% del Pil, la Commissione “fornirà informazioni tecniche agli Stati membri per garantire che il disavanzo pubblico sia mantenuto al di sotto del valore di riferimento del 3% del Pil anche nel medio termine”. Queste traiettorie tecniche e informazioni tecniche guideranno gli Stati membri nella progettazione degli obiettivi di spesa pluriennali che includeranno nei loro piani.
Queste proposte “mirano nel complesso a facilitare e incoraggiare gli Stati membri ad attuare importanti misure di riforma e di investimento. Gli Stati membri beneficeranno di un percorso di aggiustamento di bilancio più graduale se nei loro piani si impegneranno a realizzare una serie di riforme e investimenti conformi a criteri specifici e trasparenti”.
Valdis Dombrovskis, vicepresidente dell’Esecutivo, ha argomentato: “Le nostre regole di bilancio comuni dell’Ue risalgono agli anni ’90 e da allora abbiamo resistito a gravi shock economici: dalla crisi economica e finanziaria globale, alla pandemia e alla guerra in Ucraina. Ora ci troviamo di fronte a sfide e priorità economiche diverse e le nostre regole devono riflettere questi cambiamenti. Le proposte odierne garantiranno una costante riduzione degli elevati livelli di debito pubblico e ci aiuteranno a soddisfare le nostre principali esigenze di riforme e investimenti”.

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