Il settore giovani della Conferenza episcopale campana (Cec) ha organizzato a Salerno il 29 aprile un convegno dal titolo “Frequentiamo insieme il futuro. Quali prospettive per i giovani campani?”. Saranno presenti esponenti del mondo della Chiesa, della politica, della cultura che, insieme al relatore don Rossano Sala, apriranno nuove prospettive per il futuro dei giovani campani.
“La Conferenza episcopale campana da sempre ha a cuore i suoi giovani e si pone continuamente al loro servizio anche attraverso il Servizio di Pastorale giovanile, che, sotto la guida del vescovo Carlo Villano, in qualità di delegato dei vescovi per il settore, insieme con gli incaricati della Pastorale giovanile di diocesi, movimenti e associazioni ecclesiali, sta vivendo un momento di ascolto e riflessione su cosa voglia dire essere presenti nella vita dei giovani ed essere Chiesa oggi”, spiegano, in una nota, don Daniele Palumbo e Angela Raccioppoli, incaricati regionali di Pastorale giovanile.
Il convegno regionale, che si svolgerà all’interno dell’episcopio diocesano e in affidamento all’apostolo Matteo, sarà un’occasione di sintesi del cammino fatto, con l’intento anche di riaccendere l’attenzione sui giovani dopo il Sinodo del 2018 e di “fare rete” tra sacerdoti, religiosi, insegnanti, educatori, catechisti e istituzioni civili. “Tutti insieme sono chiamati ad una corresponsabilità educativa, a collaborare per volgere lo sguardo al futuro, sostenere e incoraggiare all’unione per il bene di ciascuno per una nuova era ecclesiale post pandemia”, proseguono i due incaricati.
Il convegno sarà anche l’occasione per presentare “Kairos”, “un vademecum che riassume e mostra le prospettive di lavoro pastorale emerse dallo studio tra i vari incaricati, per coadiuvare e favorire un percorso di Pastorale giovanile condiviso e qualificato anche nei prossimi anni”. “Kairos” è frutto di un “lavoro sinodale” e parla di “qualità del tempo”, di “qualità di vita” e di “prospettive concrete e integrate” nel contesto giovanile oggi. “La consapevolezza è di un cammino in continuo divenire per la cura dei ragazzi, motivata sempre di più da una missione evangelizzatrice che determini anche l’orientamento pedagogico”, concludono don Palumbo e Raccioppoli.