“Tu sei uno sportivo, Giuseppe, un campione di rugby. Questo ti ha insegnato quanto sia importante camminare insieme, giocare in squadra e seguire una guida, un allenatore. E quanto sia importante non fermarsi, neppure dinanzi alle sconfitte più amare. Non pensare di poter vivere il sacerdozio senza camminare e senza camminare insieme con gli altri: con la comunità, con i tuoi confratelli, con la Chiesa diocesana e universale. Senza faticare con loro, allenarti con loro, giocare con loro, ricominciare sempre con loro… Non è facile ma indispensabile”. Lo ha affermato sabato sera mons. Santo Marcianò, ordinario militare per l’Italia, durante la celebrazione eucaristica durante la quale a Paola ha consacrato sacerdote don Giuseppe Laganà.
“La Chiesa – ha proseguito l’arcivescovo castrense – è Sposa da oggi per te, Giuseppe. Amala con tutto il cuore! Ma la Chiesa è anche la casa materna, dove cercare rifugio e dove poggiare il cuore nei momenti di stanchezza, di difficoltà, di crisi. È la tua radice, che rimane sempre come memoria del cuore; è la casa in cui ritornare per ripartire ogni volta e uscire da te stesso”. “Caro Giuseppe, ecco il cammino che si apre dinanzi ai tuoi occhi risorti. Ecco il cammino risorto, cammino di gioia e speranza”, ha aggiunto mons. Marcianò, spiegando che si tratta di “un cammino sospinto dallo Spirito Santo: Presenza invisibile ma operante, in te e attraverso di te; Amore che fa ardere il cuore di passione e di comunione; Luce che illumina gli occhi e rischiara la strada del tuo popolo, dei nostri militari ai quali il Signore ti invierà e con i quali camminerai, perché anche il loro cammino sia sempre più capace di scegliere e percorre sentieri di giustizia, di fraternità e di pace, per il bene della Chiesa e la vita del mondo”. “L’intercessione di San Francesco da Paola e della Madre del Cielo accompagnino questo tuo cammino”, ha concluso l’ordinario militare. Con mons. Marcianò hanno concelebrato il provinciale dei Minimi, padre Francesco Trebisonda, cappellani militari ed amici sacerdoti. Ieri mattina il novello sacerdote ha celebrato la prima messa sempre a Paola e nei prossimi giorni a Milazzo, comunità di origine, e nella chiesa della Cecchignola a Roma.