“La forte e persistente concentrazione della proprietà dei mezzi di comunicazione minaccia la diversità delle voci dei media e crea maggiori opportunità per un’informazione distorta”, si legge nel Rapporto Liberties sulla libertà dei media 2023 pubblicato oggi. “L’anno scorso, il secondo distributore di stampa della Polonia, acquisito da una società energetica statale nel 2020, ha rescisso i contratti di distribuzione con i media indipendenti. Nella Repubblica Ceca e in Francia le testate giornalistiche sono fortemente concentrate nelle mani di miliardari. I media del servizio pubblico sono sotto il controllo del governo in Ungheria e Polonia”. Il lavoro dei giornalisti “è meno sicuro”. “In molti Paesi è diventato sempre più difficile per i giornalisti svolgere il proprio lavoro: devono affrontare molestie, attacchi fisici e verbali, soprattutto online o durante le proteste, come riportato in Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Irlanda e Paesi Bassi. È sorprendente che la polizia sia spesso la responsabile”. Il numero di cause legali abusive, le cosiddette Slapp, “è in aumento in Bulgaria, Croazia, Estonia, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Slovenia, Spagna e Svezia”. Le garanzie “per proteggere i giornalisti e le loro fonti dalla sorveglianza dello Stato sono insufficienti e le donne continuano a essere pagate meno dei loro colleghi maschi e hanno maggiori probabilità di essere molestate e minacciate, soprattutto online (in Belgio, Italia, Irlanda, Spagna, Romania)”.
Nel rapporto si sostiene inoltre che “la libertà d’informazione è limitata a causa dell’applicazione abusiva delle leggi sulla protezione dei dati o della lentezza nell’evadere le richieste di informazioni (Belgio, Croazia, Estonia, Germania, Italia, Irlanda, Lituania, Polonia, Spagna)”. “La libertà dei media è un prerequisito delle democrazie stabili nell’Ue. Il Rapporto sulla libertà dei media 2023 di Liberties rivela che nel 2022 la libertà dei media era in declino e la maggior parte dei governi ha chiaramente trascurato di risolvere i principali problemi segnalati nei loro Paesi. Tuttavia, la buona notizia è che la proposta di legge europea sulla libertà dei media ha il potenziale per rafforzare la libertà e il pluralismo dei media in tutta l’Ue e affrontare le questioni identificate nel rapporto. Inoltre, i legislatori europei devono approvare una solida direttiva anti-Slapp per proteggere i giornalisti da cause legali fasulle. La Commissione dovrebbe avviare procedure di infrazione contro gli Stati membri inadempienti e mantenere la pressione attraverso il meccanismo di condizionalità dello Stato di diritto”, ha dichiarato Jascha Galaski, advocacy officer della Civil Liberties Union for Europe.