Arriveranno mercoledì 26 aprile a Fiumicino, con un volo di linea dell’Ethiopian Airlines proveniente da Addis Abeba, 67 rifugiati dal Corno d’Africa. Si tratta – si legge in un comunicato diffuso dai promotori dell’iniziativa – del primo viaggio reso possibile dalla firma del terzo Protocollo d’intesa tra governo italiano, Conferenza episcopale italiana (che agisce attraverso Caritas Italiana) e Comunità di Sant’Egidio per l’apertura dei corridoi umanitari dall’Etiopia. Le 67 persone, di nazionalità eritrea e sud sudanese, erano da tempo rifugiate in Etiopia e sono state, in gran parte, segnalate da parenti o amici che si trovano in Italia, alcuni dei quali venuti precedentemente con i corridoi umanitari. La maggior parte di loro troverà ospitalità a casa dei parenti, garanzia di una più facile e rapida integrazione nel nostro paese. I nuclei familiari in arrivo saranno accolti in diverse regioni italiane (Lazio, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto) e avviati ad un percorso di integrazione: per i minori attraverso l’immediata iscrizione a scuola, per gli adulti con l’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, l’inserimento nel mondo del lavoro. Tutto ciò grazie a un progetto totalmente autofinanziato con l’8×1000 della Cei, fondi raccolti dalla Comunità di Sant’Egidio e la generosità di tanti cittadini che hanno offerto le loro case e il loro impegno gratuito e volontario. Ad accogliere a Fiumicino le persone ci saranno anche Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, Silvia Sinibaldi, vicedirettrice di Caritas Italiana, e rappresentanti dei ministeri dell’Interno e degli Esteri.