“Invito il Parlamento lituano a respingere i progetti di emendamento alla legge sulle frontiere dello Stato e sulla loro protezione, che legalizzerebbero le attuali pratiche che mettono a rischio di respingimento le persone bisognose di protezione internazionale”. Lo ha dichiarato la commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović. “I parlamentari dovrebbero garantire che il processo legislativo sia guidato dagli standard dei diritti umani e si concluda con un quadro giuridico solido, conforme ai diritti umani e orientato alla protezione nell’ambito della migrazione e dell’asilo”, ha aggiunto. La Commissaria ribadisce “l’importanza di rafforzare le salvaguardie per sostenere il divieto assoluto di respingimento, così come il divieto di espulsioni collettive, e per garantire l’accesso effettivo all’asilo più in generale”. Nelle precedenti dichiarazioni la commissaria ha ricordato che “la legislazione nazionale dovrebbe essere pienamente in linea con gli standard stabiliti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, dalla Convenzione sui rifugiati del 1951” e da altre norme fondamentali. “Ho ricevuto segnalazioni costantemente preoccupanti di violenza e altre violazioni dei diritti umani contro i migranti, anche nel contesto dei respingimenti al confine della Lituania con la Bielorussia”. La commissaria esorta il Parlamento lituano a “un monitoraggio indipendente ed efficace dei diritti umani alle frontiere, la rimozione delle restrizioni di accesso e la garanzia di non ostacolare il lavoro delle Ong, nonché la disponibilità di assistenza umanitaria alle frontiere e oltre”.