“Si avvicina il 27 aprile, festa di Santa Zita, tanto cara ai lucchesi. Il fulcro di tutte le iniziative religiose è, ovviamente, la basilica di San Frediano dove il corpo incorrotto della santa è custodito da sempre e da sempre venerato dai fedeli”. Lo si legge in un comunicato della diocesi di Lucca, in cui si specifica: “quest’anno la basilica però può fregiarsi anche di un’altra ricorrenza d’indubbio spessore: l’ottavo centenario della fusione della campana di santa Zita, opera di Giovanni Pisano. Fusa nel 1223, è l’unica superstite dell’antico concerto di campane che suonò, con le altre, alla morte di santa Zita. Possiamo considerare questa campana non solo un reperto storico ma una reliquia legata alla vita della santa dato che spontaneamente annunciò il suo Dies Natalis, come tramandato lungo i secoli, in un doppio a festa con le altre campane, senza l’intervento dei campanari”. La campana in questione, per anni visibile all’interno della basilica, lì depositata a causa di una fessura, presto tornerà ad essere visibile ma alla base del campanile di San Frediano che sarà interamente aperto al pubblico, quindi visitabile con biglietto, prima dell’inizio dell’estate. Questa campana, fusa dal Pisano nel 1223, in anni recenti è stata scannerizzata per fonderne una nuova del tutto uguale e così ripristinare l’antico “doppio di S. Frediano”. È stata benedetta nel 2020 e poi posta in campanile iniziando a suonare il 25 aprile del 2021 all’inizio delle feste annuali di santa Zita. “Anche quest’anno, con martedì 25 aprile inizia il triduo in preparazione alla festa liturgica di santa Zita e nel pomeriggio, per l’occasione, si riuniranno le associazioni dei campanari del territorio – i campanari Lucchesi, della Mediavalle e di Bargecchia – sciogliendo in festosi doppi l’antico e celebre concerto delle campane di San Frediano”.