“Nello spezzare il pane, Gesù ricorda ai discepoli di Emmaus la verità essenziale: Egli è presenza viva in mezzo a noi, donandoci la luce della speranza e l’annunzio di una vita nuova”. Così il vescovo di Aversa, mons. Angelo Spinillo, commenta, in un video messaggio, il Vangelo della terza Domenica di Pasqua, che ci invita a riflettere sul racconto dei discepoli di Emmaus.
“Il loro cuore era chiuso nel dolore e nella delusione della sconfitta”, osserva il presule. “Avevano seguito il maestro, speravano potesse risollevare le sorti del popolo, per poi vederlo condannato alla morte più terribile e infamante”, ricorda mons. Spinillo. Così, dopo aver percorso un tratto di strada insieme, giunti alla loro casa i discepoli invitano lo sconosciuto a fermarsi a cena ed è proprio lì, a tavola, che egli fa in modo di essere riconosciuto grazie a quel gesto che è proprio di Gesù: lo spezzare il pane. “Un gesto che indica l’offerta della vita e ci fa pensare alla verità essenziale: proprio in quel pane spezzato, come commensali siamo chiamati alla sua mensa a celebrare la sua presenza viva in mezzo a noi”, evidenzia il vescovo. Ecco perché, raggiungendo di corsa i fratelli che erano a Gerusalemme, i discepoli non hanno più timore delle tenebre della notte: essi, conclude mons. Spinillo, “portano dentro di sé la luce della speranza e dell’annunzio di una vita nuova che il Risorto ha donato e ogni giorno dona a noi”.