“L’Unione europea condanna fermamente la sentenza di un tribunale di Mosca che ha condannato il politico di opposizione, attivista per la democrazia e critico verso il Cremlino, Vladimir Kara-Murza, a 25 anni di carcere con accuse politicamente motivate”. Lo dichiara in una nota l’Alto rappresentante per gli Affari esteri Ue, Josep Borrell. “La decisione odierna, oltraggiosamente dura, dimostra chiaramente ancora una volta l’abuso politico del sistema giudiziario per fare pressione su attivisti, difensori dei diritti umani e qualsiasi voce che si opponga all’illegittima guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”, ha aggiunto. “Questo ‘processo’ non ha rispettato gli standard internazionali di un’udienza equa e pubblica. Le udienze del tribunale erano inaccessibili agli osservatori”. La Russia “deve garantire l’accesso a un’adeguata assistenza sanitaria a Vladimir Kara-Murza e a tutti i detenuti”. Kara-Murza ha dichiarato che “il suo processo assomigliava ai processi farsa degli anni Trenta”. L’Unione europea “è solidale con tutti i russi che sono perseguitati, imprigionati o intimiditi” e chiede alla Russia di “rilasciare immediatamente e incondizionatamente tutte le persone imprigionate” per accuse di natura politica. “Esortiamo la Russia ad abrogare la sua legislazione oppressiva, comprese le leggi che censurano le informazioni vere sulla guerra della Russia contro l’Ucraina e le leggi sui cosiddetti ‘agenti stranieri’ e sulle ‘organizzazioni indesiderate’, utilizzate solo per reprimere la società civile e le voci indipendenti”.