È in programma per venerdì 21 aprile, alle 18 nella collegiata di Sondrio, la messa in onore del beato Nicolò Rusca, a dieci anni dalla beatificazione. Sarà mons. Ivan Salvadori, vicario generale della diocesi di Como, a presiedere il rito assieme a don Christian Bricola, mons. Marco Zubiani e mons. Valerio Modenesi, tutti e 3 successori di Rusca quali arcipreti di Sondrio. Animerà la funzione la Corale Nicolò Rusca.
Nicolò Rusca nacque il 20 aprile 1563 a Bedano, nei pressi di Lugano, in territorio posto, a quel tempo, sotto la giurisdizione della diocesi di Como. Dopo gli studi iniziali a Pavia e a Roma, Rusca frequentò per 7 anni il Collegio Elvetico, fondato a Milano da Carlo Borromeo per la formazione di chierici provenienti dai Cantoni svizzeri. Venne ordinato prete il 23 maggio 1587. Il primo incarico, nel 1588, fu la cura della parrocchia di Sessa, nella pieve di Agno (attuale Canton Ticino), dove rimase per circa due anni. In seguito venne nominato arciprete di Sondrio, territorio dipendente dalla diocesi di Como, dove rimase dall’8 luglio 1591 fino alla notte tra il 24 e il 25 luglio 1618, quando venne sequestrato da uomini armati guidati del pastore protestante Marcantonio Alba, che lo torturano fino ad ucciderlo il 4 settembre 1618.