Ha preso ufficialmente il via il 14 aprile nella mensa di via Baracca a Firenze, l’iniziativa che vede coinvolta la Fiorentina in sostegno dei servizi della Fondazione solidarietà Caritas di Firenze, non solo attraverso una donazione fatta dalla Fondazione Fiorentina a supporto del servizio delle mense della città ma anche con il contributo finanziario volontario dei collaboratori della società viola ed il loro impegno nel volontariato. I primi a scendere in campo in questa partita della solidarietà sono stati la calciatrice della Fiorentina femminile Sarah Huchet, assieme ad una rappresentanza del settore giovanile del Club, Ernestas Gudelevicius e William Alejandro Padilla Mendoza della Fiorentina under 18, che hanno visitato la mensa e aiutato i volontari nel preparare il servizio che ogni giorno eroga circa 300 pasti caldi per persone in stato di assoluta povertà. Una partecipazione che proseguirà, coinvolgendo lo staff viola anche in altre iniziative volte a sensibilizzare i tifosi viola all’essenzialità dei servizi rivolti ai poveri. “La Fiorentina si è resa disponibile alla promozione e sostegno delle attività della Fondazione solidarietà Caritas sul territorio toscano”, ha spiegato il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone: “Attraverso l’impegno e la sensibilità degli atleti e delle atlete e delle persone che lavorano in Fiorentina, si amplierà il messaggio e la visibilità delle iniziative della Fondazione Solidarietà Caritas alle quali non mancherà anche la costante solidarietà che i tifosi viola hanno sempre dimostrato e continuano a dimostrare quando si tratta di aiutare persone in difficoltà”. “Ringraziamo la Fiorentina per l’attenzione dimostrata nei confronti dei nostri volontari e delle persone che quotidianamente aiutano: la mensa è un luogo in cui chi è solo e ha bisogno può trovare un pasto ma anche persone in ascolto”, ha dichiarato il presidente di Fondazione Caritas, Vincenzo Lucchetti, sottolineando che “avere anche il sostegno degli atleti, dei dipendenti e dello staff della Fiorentina per noi significa davvero molto”.