“La povertà compromette le prospettive di sviluppo delle società e contemporaneamente interroga la coscienza di ciascuno”: è da questo presupposto che l’Assemblea legislativa delle Marche, in collaborazione con la Comunità di Capodarco, l’Ufficio scolastico regionale per le Marche, il Centro Famiglia di San Benedetto Del Tronto, il Centro di aiuto alla vita di Loreto, organizza un convegno sul tema “La povertà multidimensionale”, oggi pomeriggio (dalle 14.30 alle 18) a Loreto, presso la Sala Paolo VI.
Una riflessione sulle differenti dimensioni della povertà (familiare, educativa, lavorativa), in considerazione del fatto che “porre fine a ogni povertà nel mondo” è il primo dei diciassette Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdgs – Sustainable Development Goals) adottati dalle Nazioni Unite nel 2015, nell’intento di promuovere il benessere umano, proteggere l’ambiente e costruire una società pacifica entro l’anno 2030. “La povertà rappresenta sempre più qualcosa di vicino, ci sono i giovani che non trovano lavoro, o laddove lo trovano è spesso mal pagato o precario, le famiglie che si fanno carico di fragilità e poca possibilità di guardare al futuro, gli anziani soli, e tutta la fascia di ‘soliti noti’ che sono ai margini di una società che fa difficoltà ad accogliere: disabili, tossicodipendenti, immigrati”, spiega Riccardo Sollini, direttore della Comunità di Capodarco. “Il convegno diventa un’occasione per accendere i riflettori su una società in forte crisi identitaria, in cui un sistema individualistico portato avanti in questi anni sta mostrando la sua faccia di abbandono e solitudine, situazione che crea patologia, malessere sociale e povertà”, aggiunge.
Al convegno intervengono, tra gli altri, don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana; Marco D’Aurizio della Caritas regionale, mons. Fabio Dal Cin, arcivescovo di Loreto; mons. Carlo Bresciani, vescovo di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto; mons. Sandro Salvucci, arcivescovo di Pesaro e Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado, don Vinicio Albanesi, Riccardo Sollini.