“Carissimi fratelli, carissime sorelle, carissimi padri e diaconi appartenenti alle Chiese ortodosse presenti sul nostro territorio trentino, è con il cuore pieno di gioia e di riconoscenza che desidero far arrivare a ciascuna e ciascuno di voi il mio augurio per la grande solennità della Pasqua di Risurrezione. Desidero affidare al Signore insieme a voi una preghiera accorata, perché sia una Pasqua davvero di risurrezione. Troppi sono i segni di morte che accompagnano la storia dell’umanità; se è normale pensarci come creature segnate dalla fragilità e dal peccato, è anche vero che a volte l’impressione è che quasi ci siamo abituati ai segni di rancore, di ingiustizia, di violenza spesso cieca che riempiono i nostri giorni”. Lo scrive l’arcivescovo di Trento, mons. Lauro Tisi, nel messaggio pasquale inviato a tutte le Chiese ortodosse presenti in Trentino in occasione della Pasqua ortodossa che si celebra domenica 16 aprile.
“Come credenti, condividiamo la comune chiamata ad essere gente di risurrezione, uomini e donne che si ostinano a vedere segni di bene, a porre gesti di vita, a pronunciare parole di pace, a coltivare sogni di giustizia. Credo che in questo tempo, ancora più che in passato, il Signore risorto ci chieda proprio questa testimonianza: essere gente che non solo celebra la sua risurrezione, ma la vive in prima persona, la traduce e la racconta in tutte le situazioni della nostra esistenza”, afferma il presule.
“Sorelle e fratelli carissimi, che sia una Pasqua di vita nuova, allora, quella che, al di là dei diversi calendari, condividiamo nella stessa fede e nella stessa speranza. E mentre vi ringrazio molto per la vostra testimonianza di fedeltà al Vangelo e alle Vostre culture di provenienza, mi unisco a voi nel chiedere al Signore Gesù il dono della pace per il mondo intero”.