Alla fine di marzo, la commissione per le libertà civili del Parlamento europeo ha approvato quattro mandati negoziali sulle nuove procedure di screening, sulle regole di gestione dell’asilo e della migrazione e sulla risposta alle situazioni di crisi. I deputati hanno inoltre approvato due altre proposte relative alla migrazione legale riguardanti i permessi di lavoro e di soggiorno e lo status di residente di lungo periodo per i cittadini di Paesi terzi. Come stabilito dal regolamento del Parlamento, le decisioni di una commissione parlamentare di avviare i negoziati con i Paesi dell’Ue per concordare la forma finale di ciascuna di queste leggi saranno annunciate lunedì, all’inizio della sessione plenaria, che si terrà a Strasburgo dal 17 al 20 aprile. “I deputati o uno o più gruppi politici che rappresentano almeno il 10% dei membri del Parlamento possono chiedere – specifica una nota dell’Eurocamera – una votazione su queste decisioni, votazione che avrebbe poi luogo giovedì. Se non ci sono obiezioni, i mandati sono considerati approvati e i deputati possono avviare colloqui con il Consiglio (dove sono rappresentati gli Stati membri, ndr) sui dossier per i quali gli Stati membri hanno già concordato la propria posizione”. Si tratta dunque di procedura legislativa ordinaria, in prima lettura (mandato negoziale), che rappresenta, di fatto, un passo avanti per l’atteso nuovo Patto per la migrazione e l’asilo.